Il Seicento italiano fra tradizione e influenze straniere
Lo spettacolo si muove tra “influenze” e “confluenze” di stili e repertori musicali e coreografici, espressione di un secolo pieno di contrasti. Tale varietà, narrata con incisivi percorsi di luce, è interpretata attraverso brani di virtuosi degli strumenti a pizzico dell'epoca, secondo l’innovativa lettura stilistica dell’ensemble I Bassifondi. Francesco Corbetta, attivo alla Corte di Francia al tempo di Lully, Hieronimus Kapsberger, il “tedesco della tiorba” formatosi a Venezia e trasferitosi a Roma, Santiago de Murcia, che nel suo Resumen de acompañar la parte con la guitarra (1714) pubblica, adattandole al suo strumento, molte arie di danze tratte dal Recueil di Raoul-Auger Feuillet, maestro di danza e teorico francese, famoso per aver dato alle stampe, nel 1700, Chorégraphie ou l’Art de décrire la Dance (1700), il sistema di trascrizione coreografica elaborato dal maestro di corte di Re Sole Pierre Beauchamps.
La danza, a sua volta, si fa interprete di queste diverse sonorità, interpretandole attraverso ricostruzioni filologiche e coreografie composte per l’occasione, che attingono alle fonti storiche, mostrando analogie e differenze tra codici tecnici e coreografici di diversa provenienza, pavane, canari e gagliarde, folia, jacara e chacona...
INTERPRETI
Gloria Giordano danza, coreografie e ricostruzioni coreografiche
I Bassifondi
Simone Vallerotonda tiorba e chitarra barocca
Gabriele Miracle percussioni
Costumi Mimì Grassi
Luci Nevio Cavina
Foto Matteo Abati
Riprese video e montaggio Daniele Pecorelli